venerdì 26 agosto 2016

Ruspe in via Martinetti 23

Ci sono voluti quasi dieci anni di paziente attesa, decine di segnalazioni, lamentele, articoli di giornale, petizioni e raccolta di firme di genitori, consiglieri di zona e semplici cittadini, ma alla fine sono arrivate le ruspe in via Martinetti 23. In quel punto, sorge un immobile comunale che fino al 2007 era adibito ad asilo e quindi venne chiuso, ufficialmente, per ristrutturazione. Di fatto, l'edificio fu abbandonato, diventando cosi' dormitorio e ricettacolo di senzatetto e vandali, con grave degrado per il quartiere circostante. Solo nel 2011 furono necessari due interventi dei pompieri a causa di fiamme divampate all'interno della struttura e l'anno successivo si verifico' l'episodio dell'altalena bruciata. Senza contare, poi, il pericolo costituito da vetri rotti e sporcizia d'ogni genere per bambini e ragazzi temerari (di fianco, sorge una scuola media) che spesso si avventurano all'interno della proprieta' scavalcando il muretto divisorio dal retrostante parchetto pubblico.

Finito il lavoro delle ruspe, interverranno le imprese per la bonifica del sito, dal momento che i tecnici hanno rilevato lo sversamento di idrocarburi nel sottosuolo. Parentesi: ma che ci fanno degli idrocarburi nel giardino di una scuola?

Cosa succedera' dopo la riqualificazione del civico 23 per il momento non e' dato saperlo. Personalmente, mi auguro che l'area venga annessa al parchetto pubblico, cosi' da ampliarlo e renderlo piu' funzionle, sicuro e godibile. In una citta' problematica dal punto di vista ambientale e della qualita' dell'aria come Milano, riguadagnare superfici verdi e, aggiungo, adatte ai bambini non e' mai un errore, specie in zone densamente abitate ed edificate come la nostra dove praticamente nel raggio di 1 km non esistono alternative.

E pensare che le sorelle Cristina e Carolina R., ex legittime proprietarie del terreno, nel 2003 avevano avanzato la proposta di costruirci sopra un bel parcheggio...