venerdì 19 aprile 2019

Riflessioni sulla vicenda dell'ex-asilo di via Martinetti

Come noto, da circa un mese il quartiere che ruota attorno a via Martinetti è in subbuglio. La notizia della delibera di fine gennaio con cui il Comune ha conferito al Fondo Immobiliare Milano II l'area dell'ex asilo Martinetti è piovuta come un fulmine a ciel sereno sul terreno del dialogo e del confronto con la cittadinanza, che proprio il Comune aveva avviato in occasione dell’incontro dell’Ottobre 2017, suscitando tra i più vive preoccupazioni sul futuro dell’area stessa. Dopo tante parole dette e scritte sul gruppo Facebook, gli incontri con il Presidente del Municipio di Zona 7 Bestetti, prima, e con la consigliera comunale Arienta, poi e il botta e risposta via email con l’Assessore Tasca, sento la necessità di raccogliere le idee e mettere qualche punto fermo sulla vicenda.

Primo. Il Comune, stretto dalle necessità di bilancio, ha ceduto l’area al Fondo, che presto ne entrerà – anche dal punto di vista tecnico/formale – in pieno possesso. Il Comune rassicura sul fatto che il parchetto pubblico non è interessato, neppure parzialmente, dall'operazione, sebbene la delibera su questo aspetto abbia fatto sorgere qualche dubbio.

Secondo. Il Fondo è gestito da una banca, ha una data di scadenza che è il 31/12/2021 e fino ad allora ha il preciso scopo di vendere tutti i suoi asset ad investitori istituzionali (ie.: fondi comuni di investimento, fondi pensione, assicurazioni… in una parola: privati), puntando a massimizzare i profitti. Ma per far funzionare questo strumento sono stati prestati dei soldi e ci sono costi di gestione ricorrenti: il conto da saldare a finale nel caso in cui il Fondo non raggiungesse i suoi obiettivi potrebbe essere salato e ricadrebbe sul Comune, creando altri problemi di bilancio. Al 31/12/2017 il debito “outstanding” era già arrivato a 32,2 milioni di euro. Mi domando, quindi, se arrivasse un compratore interessato a Martinetti 23 come potrebbero dirgli di no?

Terzo. Da quanto si legge nella delibera, il Fondo ha acquisito il 50% degli asset corrispondendo al Comune 60 milioni di euro, mentre per l’altro 50% ha assegnato delle quote, in ragione delle quali il Comune è beneficiario dei risultati della valorizzazione. Non sono un esperto, ma trovo che nell’affermazione “il Fondo è al 100% proprietà del Comune” ci sia qualcosa che non quadra. Mi piacerebbe che qualcuno dal Comune spiegasse bene come funzionano le cose, per capire anche quali possibilità ci sono che gli asset invenduti possono ritornare nella piena disponibilità del Comune o quale potere reale possa esercitare il Comune nell’indirizzare lo sviluppo dell’area, nel momento in cui finisse in mano ai privati.

Quarto. Tema della destinazione d’uso. Le tavole del PGT-online riportano per quell’area le indicazioni di tessuto urbano consolidato, caratterizzato dalla presenza di servizi indispensabili, nella fattispecie “istruzione” (Tav.S.01). Il nuovo PGT conferma le stesse indicazioni. Secondo il Comune, quindi, un privato non potrà realizzare altro che servizi di interesse pubblico o generale. Tesi convincente, ma devo registrare il fatto che c’è chi come l'ex consigliere Giorcelli avanza dubbi e paventa addirittura la possibilita' di edilizia residenziale.

Quinto. Si è parlato molto del fatto che l’area necessiterebbe di bonifica: più onerosa se la si dovesse trasformare a verde pubblico (2,5 milioni), meno onerosa (0,8 milioni) se si volesse realizzare un parcheggio, dati forniti dal Comune. Ma su quale base sono state fatte le stime? Su quell’area insisteva un asilo e prima ancora una biblioteca, gli unici inquinanti plausibili potrebbero essere l’amianto (da escludere, perché è stato portato via in sicurezza quando è stato abbattuto l’asilo) o il combustibile da riscaldamento. Ma in questo caso, le perdite non dovrebbero interessare solo una piccola porzione dell’area? L’unica notizia certa è che sono stati condotti dei sondaggi preliminari nel 2012 e 2013, di cui però non si conoscono gli esiti. Nell’assemblea dell’ottobre 2017, l’Assessore Rabaiotti aveva annunciato che entro 6 mesi avrebbero fatto analizzare il terreno per stabilirne con precisione lo stato e i costi associati della bonifica: costo dell’operazione, 35.000 euro. Ma nulla è stato portato avanti.

Detto tutto questo, cosa possiamo fare noi? Io sarei dell’idea che dobbiamo costituirci formalmente come Comitato civico (quale nei fatti già siamo) e fare pressione a tutti i livelli. Anzitutto, politico, chiedendo nuovi incontri con i rappresentanti del Comune anzitutto per chiarire gli aspetti ancora oscuri e poi per riprendere quel percorso di progettazione condivisa. Tecnico, preparando le nostre osservazioni al PGT (in progress). Ambientale, chiedendo il supporto delle associazioni che si battono per il verde e che operano sul territorio. Sociale e “social”, continuando a tener viva l’attenzione del quartiere sul destino dell’area.

E con questo auguro a tutti Buona Pasqua e buon riposo. Ricaricate le energie, al rientro ce ne sarà bisogno!

giovedì 18 aprile 2019

Incontro con Alice Arienta, consigliere comunale PD

Non ho immagini, purtroppo, per accompagnare il resoconto dell'incontro avuto con Alice Arienta, consigliere comunale del PD; posso tuttavia riferire che ancora una volta e' stata nutrita la partecipazione delle persone del quartiere interessate al futuro dell'area dell'ex asilo di via Martinetti.

La Arienta, che tra le altre cose abita in zona, ha spiegato come si e' arrivati alla scelta fatta dal Comune di Milano di inserire l’area dell'ex asilo di via Martinetti nel fondo immobiliare della banca BNP Paribas, sottolineando come questo sia al 100% posseduto dal Comune e lasciando dunque intendere che ci siano ancora margini per intervenire e definire il destino dell'area. Come gia' espresso dall'email dell'assessore Tasca, la consigliera ha anche ricordato che la volontà della giunta e' quella di destinare l'area a soluzioni di interesse pubblico, restando di fatto al servizio della collettivita'.

La consigliera si e' quindi presa l'impegno di approfondire la questione delle bonifiche e lo stato di fatto del terreno.

Risposta dell'assessore Roberto Tasca

Pubblico il testo dell'email ricevuta quest'oggi dall'assessore al bilancio Roberto Tasca, in risposta all'email di protesta inviata pochi giorni fa:

Gentile Cittadino/a, 

in merito a quanto da Lei segnalato sulla questione in oggetto, rappresento in modo trasparente il comportamento di questa Amministrazione, già rappresentato a suo tempo dall’Assessore Rabaiotti. 

Le necessità del bilancio del Comune di Milano sono state oggetto di numerose riflessioni e hanno richiesto alcune scelte, anche perché il governo si è dimostrato sordo alle tante richieste avanzate per limitare l’enorme mole di denaro che il nostro Comune versa alle casse dello Stato a fronte di una sempre più oculata gestione della spesa da parte nostra. 

Come vedrà dal bilancio per il triennio 19-21, approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 28 marzo, le risorse destinate ai Municipi e l’offerta dei servizi ai cittadini sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno. Invece di intervenire razionando la spesa, il Comune si è dedicato ad un intervento di contenimento della stessa, che è stato ottenuto prevalentemente con un innalzamento dell’efficienza della macchina operativa centrale. 

Relativamente all’area dell’ex asilo di Via Martinetti 23, la stessa non è stata oggetto di alcun cambio di destinazione neppure nel PGT recentemente approvato dal Consiglio Comunale, rimanendo dedicata alla tipologia servizi. La sua proprietà sarà oggetto, in un prossimo futuro, di un puro passaggio di proprietà tra il Comune di Milano ed il Fondo Immobiliare, a sua volta di proprietà del Comune al 100%, sebbene rappresentante un patrimonio separato. Ciò si è reso necessario per ripristinare le condizioni di equilibrio finanziario del Fondo, che ricordo è stato costituito nel 2009 dalla Giunta Moratti, la quale ha allora incassato 120 milioni di euro in contropartita all’operazione. Per generare quei proventi è stato fatto un debito. L’Amministrazione oggi si trova a gestire ancora il debito presente nel Fondo, che non ci consente la sua chiusura anticipata, ma viceversa ha richiesto l’immissione di nuove aree per ripristinare l’equilibrio richiesto dal Regolamento del Fondo, che risale al periodo della sua costituzione. 

Pertanto, l’area non verrà edificata, ma sarà destinata a servizi pubblici o di interesse pubblico o generali, come previsto dal PGT. Qualora il Municipio 7, i cittadini o altri soggetti presentassero progetti in linea con tale destinazione, l’Amministrazione Comunale sarà disponibile a valutarli approfonditamente e lo stesso potrà fare se la proprietà fosse già stata trasferita al Fondo. 

Devo sottolineare che la richiesta di destinare l’area a verde pubblico comporta lavori di bonifica che, come già illustrato per tempo dall’Assessore Rabaiotti, non sono ad oggi sostenibili da questo Comune, che nel 2018 ha già effettuato investimenti sul proprio territorio per 840 milioni di euro, come testimoniato dal recente Rendiconto Finanziario, approvato dalla Giunta alla fine di marzo scorso. 

Ad ogni modo, sarà mia cura portare all’attenzione del Sindaco e della Giunta la richiesta di una maggior possibilità di aree pubbliche fruibili e a verde nel Municipio 7, valutando con i colleghi possibili soluzioni progettuali da attuare nei prossimi anni. 

Spero con la presente di allontanare qualsiasi strumentalizzazione che associ al passaggio al Fondo un’ipotesi “speculativa”, non avendo la nostra Amministrazione nei propri programmi il cambio di destinazione d’uso. 

Lascio ad altri la volontà di sintetizzare le ragioni e le cause della necessità di ripristinare le condizioni di equilibrio di un Fondo, i cui benefici sono stati tratti interamente dalla Giunta che lo ha costituito, mentre a noi tocca oggi la gestione del debito che è stato fatto per generare quei benefici. 

 Cordiali saluti.

lunedì 15 aprile 2019

Esito dell'incontro Bestetti-Tasca



Nutrita partecipazione del quartiere, nonostante le imminenti festivita' pasquali, anche a questo secondo incontro con il Presidente di Zona 7, Marco Bestetti, presso il cortile dello stabile di via Rembrandt 65, in Milano.

Bestetti ha rappresentato gli esiti della riunione avuta con l'assessore al bilancio Roberto Tasca, rassicurando anzitutto i presenti sul fatto che il perimetro dell’area conferita al fondo immobiliare è solo quella dell’ex asilo e non anche quella dei giardini pubblici esistenti. Per il resto, il Comune di Milano conferma tutta l’operazione, con le ragioni gia' espresse nell'email inviata negli scorsi giorni ai residenti.

Il Presidente ha voluto, in ogni caso, sottolineare che l'argomento della bonifica (utilizzato per giustificare l'impossibilita' di intervenire con le casse comunali e la conseguente necessita' di vendita del bene) rappresenti un "mero pretesto strumentale", perché le attività di sondaggio dei terreni sono state condotte nel 2012 e nel 2013, quindi tre / quattro anni prima delle promesse fatte dal Sindaco Giuseppe Sala durante la campagna elettorale su quell’area.

Fatte queste premesse, Bestetti ha invitato la cittadinanza a mobilitarsi per scongiurare la vendita dell'area e il rischio edificazione.

giovedì 11 aprile 2019

Il dubbio sull'area impattata


Nella delibera del 31 Gennaio 2019 con cui il Comune ha deciso il conferimento dell'area di via Martinetti 23 al fondo BNP Paribas, a pagina 7 si indicano nello specifico quattro mappali catastali:

 - 191, 192, 193p, 285p

Per capire a cosa corrispondano, e' sufficiente fare una ricerca sul geoportale di regione lombardia (vedi link). Ebbene, osservando la mappa catastale, potrebbe sorgere il dubbio che siano state conferite anche alcune porzioni dell'attuale parchetto pubblico. Restiamo in attesa di chiarimenti, che probabilmente arriveranno in occasione dell'incontro programmato tra il Presidente di Zona 7 Marco Bestetti e l'assessore Roberto Tasca.

Link utili:

Geoportale RL: https://www.catasto.servizirl.it/…/Viewe…/viewer30/index.jsp

Delibera 31 gennaio: https://portale.assimpredilance.it/…/misug201903034_143_12_…

mercoledì 10 aprile 2019

Email di protesta al Sindaco Sala e all'assessore Tasca

Riporto il testo dell'email che i cittadini del quartiere hanno condiviso di indirizzare al sindaco Sala e all'assessore al bilancio Tasca, in relazione al conferimento dell'area dell'ex asilo di via Martinetti, con delibera del 31 gennaio:

OGGETTO: RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA EX ASILO VIA MARTINETTI 23

Alla c. a. del Sig. Sindaco Beppe Sala
e Assessore Tasca,

Buongiorno,

sono qui a scriverle per quanto in oggetto.

Nel nostro quartiere Rembrandt/Martinetti/Gulli abbiamo appreso che il Comune di Milano con delibera del 31 Gennaio 2019, ha ceduto l'area di Via Martinetti al Fondo Immobiliare gestito dalla Banca BNP Paribas per la successiva vendita sul mercato. Oltre un anno fa, in data 25 Ottobre 2017, a seguito di una raccolta firme in zona che chiedeva al Comune di Milano e al Presidente del Municipio di zona 7 un impegno specifico per salvaguardare l'area ex asilo è stata organizzata presso la parrocchia SS Nabore e Felice un'assemblea pubblica sul tema specifico. 

In quella sede il Municipio 7, rappresentato nella persona di Marco Bestetti, e il Comune di Milano, rappresentato dall'Assessore Rabaiotti, avevano preso pubblicamente alcuni impegni. In particolare, l'Assessore Rabaiotti aveva promesso notizie e decisioni in merito alla destinazione finale dell'area dopo aver condiviso il tema in esame con gli altri assessorati interessati. 

Tra le diverse ipotesi emerse durante il dibattito pubblico i cittadini avevano in prevalenza proposto di allargare il piccolo parchetto già presente con l’area resasi disponibile a seguito della demolizione dell'asilo. 

In zona non ci sono molti luoghi/aree all'aperto dove far giocare i bambini o luoghi di aggregazione per gli anziani. Sicuramente era stata scartata all’unanimità l'ipotesi di costruire strutture impattanti in un'area già di per se troppo urbanizzata. 

L'assessore aveva dichiarato che prendeva un preciso impegno di ritornare in zona di lì ad un anno per aggiornarci sul tema e aveva anche illustrato un crono programma delle attività che avrebbero portato nei prossimi anni a realizzare uno spazio utile alla comunità. Nello specifico visto che l'area necessita (non si è mai capito se è veramente così) di bonifica andavano eseguiti nuovi carotaggi per capirne l'entità e i relativi costi... ma nulla di ufficiale ci è stato successivamente comunicato. 

Resta il fatto che da quel momento da parte del Comune di Milano è calato il silenzio anzi il Comune stesso ha deciso in modo unilaterale, per necessità di bilancio, di conferire l'area al fondo immobiliare BNP Paribas. 

Mi permetto di esprimere tutto il mio disappunto per tale situazione d’incoerenza e di oggettiva incertezza. Il quartiere aveva iniziato un percorso di dialogo che il comune ha volutamente interrotto!

Ricordo anche che il Sindaco Sala nel suo programma elettorale delle elezioni amministrative del 2016 si era impegnato per un progetto, denominato "Creazione spazio polifunzionale di servizi per il quartiere, con teatro e auditorium, ex asilo di via Martinetti 23". Lo stesso progetto è stato ripreso anche nel programma sulle periferie denominato “Fare Milano”

I cittadini desiderano intraprendere un percorso condiviso con l’Amministrazione, in modo da poter discutere attorno ad un tavolo le esigenze attuali e prospettiche del quartiere e non solo mere scelte di bilancio.

Per quanto suddetto, chiediamo: 

- DI PRESERVARE L’UNICA AREA VERDE FRUIBILE DEL QUARTIERE CON UN ADEGUATO PROGETTO DI SISTEMAZIONE DELL’INTERA AREA. 

- UN PROGETTO CHE PREVEDA DI AMPLIARE L’ATTUALE PARCHETTO ANNETTENDO L’AREA DELL’EX ASILO IN MODO DA CREARE UN UNICO PARCO PUBBLICO A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI 

- LA RECINZIONE DELL’INTERA AREA CON UN’IDONEA CANCELLATA ATTA AD IMPEDIRE L’INGRESSO E BIVACCHI NELLE ORE DI CHIUSURA DEL PARCO 

Attendo fiducioso un suo riscontro. 

Cordiali Saluti

martedì 9 aprile 2019

Incontro con Marco Bestetti, Presidente del Municipio di Zona 7


Molta la gente del quartiere accorsa per partecipare all'incontro con il Presidente del Municipio di Zona 7 Marco Bestetti, presso il cortile dello stabile di Via Rembrandt 65 di Milano.

Bestetti ha riferito e dettagliato quanto gia' anticipato attraverso i social, ossia che l'area dell'ex-asilo e' stata conferita dal Comune di Milano ad un fondo immobiliare della banca BNP Paribas per avviare un processo di "valorizzazione" ossia di vendita a privati. Il conferimento e' avvenuto con una delibera di fine gennaio (con voto bipartisan, unici astenuti i consiglieri della Lega), senza consultare i rappresentanti di Zona 7 e interrompendo, di fatto, il dialogo avviato con l'incontro dell'Ottobre 2017, presenti lo stesso Bestetti e l'assessore Rabaiotti. Bestetti ha fatto sapere che chiedera' un incontro urgente con l'assessore al bilancio Roberto Tasca, per esprimere il suo disappunto e avere dettagli sull'operazione. A valle, si valuteranno le azioni da intraprendere per salvare quest'area verde che a questo punto e' a rischio cementificazione.

Nel frattempo, e' stato deciso di indirizzare al sindaco Sala e all'assessore al bilancio Tasca delle email di protesta per le decisioni sin qui intraprese dalla giunta.