venerdì 27 ottobre 2017

ex-asilo Martinetti, apertura rinviata al 2020


Ci vorranno almeno altri tre anni prima che l'area dell'ex asilo di via Martinetti venga sistemata. Questo, in sintesi, l'esito dell'incontro aperto (e molto partecipato) che si è svolto ieri presso l'oratorio di Santi Nabore e Felice, alla presenza del Presidente del Municipio di zona 7 Marco Bestetti e dell'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Milano Gabriele Rabaiotti. Quest'ultimo ha spiegato che il punto centrale della questione è la destinazione d'uso che le si vorrà attribuire. Scelta che deve essere naturalmente e il più possibile condivisa con il Municipio di zona 7 e i residenti del quartiere.

Sul tavolo ci sono diverse opzioni: un parcheggio per circa 80 veicoli, il cui costo si aggirerebbe attorno a 1 milione di euro, un'area verde da annettere al parchetto esistente (tra le piu' gradite), per un costo totale di circa 2,8 milioni di euro, un'area attrezzata per lo sport all'aria aperto, tipo campo da basket/pallavolo, per un costo totale di circa 2,9 milioni di euro, una palestra per praticare sport al chiuso, una biblioteca di quartiere, un'area polifunzionale per favorire l'aggregazione sociale, con sale riunioni, auditorium, etc... C'è infine da considerare lo scenario in cui il Comune conceda il bene ad un privato che voglia intraprendere un esercizio commerciale, ma francamente appare una ipotesi remota. In ogni caso, bisogna tenere conto che stiamo parlando di una superficie di soli 2000 metri quadrati, il che limita il campo delle possibilità: o si fa una cosa o se ne fa un'altra. Non è pensabile di farvi coesistere più di un progetto.

L'assessore ha presentato anche l'iter burocratico che si profila da qui alla riapertura dell'area. Anzitutto, bisognerà effettuare delle analisi in modo da determinare con precisione l'entità e il costo delle bonifiche del terreno. L'obiettivo è chiudere questa prima fase entro i prossimi sei mesi. Poi occorrerà selezionare una ditta a cui affidare i lavori attraverso il processo del bando pubblico di gara. Considerati i tempi tecnici della gara a mezzo bando pubblico, non si avrà un esito prima del 2019. Infine, si arriverebbe alla messa in opera del progetto, che non verrebbe realizzato prima del 2020. Le date sono puramente indicative e si riferiscono al caso "roseo" in cui la destinazione d'uso venga definita entro i prossimi sei mesi, le risorse finanziarie siano disponibili e, soprattutto, la questione dell'ex asilo rimanga nel radar delle priorità del Municipio 7 e del Comune di Milano.

Prospettive non certo esaltanti. Tre, quattro o cinque anni sono tanti, considerato che veniamo da dieci anni di abbandono, incuria e vandalismi di vario genere. Uno fa a tempo a cambiare casa, quartiere o persino citta', come e' successo al sottoscritto. Si fa a tempo a passare dalla fase in cui i bambini sono piccoli e il parchetto e' un appuntamento quotidiano, al momento in cui i figli sono grandi e al parchetto non ci si pensa piu'. In questo paese si muore di burocrazia... e di smog, aggiungo, visto che non c'e' un altro giardino pubblico nel raggio di 1 km!

Nel frattempo che si puo' fare? Certamente, chiedere al Municipio 7 di convocare al più presto un'assemblea pubblica in cui definire una volta per tutte la destinazione d'uso: inutile attendere di sapere che nel sottosuolo ci sono pesticidi o idrocarburi o che la bonifica costa 10 o 20. Poi, assicurarsi che il parchetto esistente venga manutenuto nel modo migliore possibile: ieri sera (forse) ci siamo portati a casa la promessa di una fontanella, ma c'è anche il problema ricorrente delle zanzare, il marciapiede dissestato, l'illuminazione carente, le recinzioni divelte, la crescita incontrollata della "savana", etc... Infine, perche' no? Premere sul Comune perche' valuti la possibilita' che questo intervento salti su una corsia preferenziale ("accordi quadro"), di modo da ridurre drasticamente i tempi.

Ce la faranno i nostri eroi?